The Land

The Etna Park, was the first park to be established in Sicily in 1987, it represents a unique and extraordinary territory that embraces the highest active volcano of Europe and includes twenty municipalities in the province of Catania (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castigione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea), with a population of about 250,000 inhabitants. The proximity to the other two parks, The Nebrodi Park and The River Park of Alcantara, makes the area even more attractive from an environmental perspective.
The thousand years of human presence in the area has left a deep imprint that, with time, has changed the slopes of the volcano. In this environment, the agricultural activity has to take into account the needs of the area and has become in a way an instrument for environmental protection. The cultivation of the vines has spread thanks to the construction of "terraces" which are essential given the irregularity of the land in this area; an area which benefits from a microclimate that has favoured with special attention the planting and development of the vineyards. In recent years, organic and biodynamic cultivation has aimed at offering quality products and respect for both the environment and the health of the consumer.
Development and the growing passion for vine cultivation has enriched the land. The restoration of wine presses and cellars fallen into disuse, now comply to current production requirements. The agricultural vocation of the land is indisputable, and the environment surrounding Mount Etna is an area that naturally creates aggregation and socialisation; where even the volcano loses its threat, and in spite of the explosions, the slight tremors and the continuous ash emissions, is able to become an archaic, mythic, masculine presence: the father who begot.

Il Territorio

Il Parco dell'Etna, primo ad essere istituito tra i Parchi siciliani nel 1987, rappresenta un territorio unico e straordinario che abbraccia il vulcano attivo più alto d’Europa e comprende venti comuni della provincia di Catania (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea), con una popolazione di circa duecentocinquantamila abitanti. Inoltre la vicinanza agli altri due parchi naturali, il Parco dei Nebrodi ed il Parco Fluviale dell'Alcantara, rende la zona ancora più interessante dal punto di vista ambientale.
La presenza millenaria dell'uomo sul territorio ha lasciato un'impronta profonda che ha modificato nel tempo le pendici del vulcano. L'attività agricola in tale contesto ambientale ha dovuto tenere conto delle esigenze del territorio ed è diventata in qualche modo anche strumento di tutela ambientale.
La coltura della vite si è diffusa anche grazie alla costruzione di "terrazze" indispensabili data l'irregolarità dei terreni della zona; zona che beneficia di un microclima che ha favorito l'attecchimento e lo sviluppo dei vigneti con particolare attenzione, negli ultimi anni, alla coltivazione biologica e biodinamica tesa ad offrire prodotti di qualità nel rispetto dell'ambiente e dalla salute dei consumatori.
Lo sviluppo e la crescente passione per la viticoltura hanno arricchito il territorio con il ripristino di palmenti e cantine, a volte in disuso ed oggi resi più rispondenti alle attuali esigenze produttive.
La vocazione agricola del territorio è indiscutibile e l'ambiente che circonda l'Etna costituisce uno spazio naturalmente in grado di creare aggregazione e socialità; un porto di montagna dove poter "attraccare" senza indugio, dove, persino il vulcano perde la sua minacciosità, e nonostante i boati, le lievi scosse telluriche e le continue emissioni di ceneri riesce a diventare presenza mitica, arcaica, maschile: il padre che generò.